Nove cose da non dire a un giocatore di FM
Ci sono momenti nella carriera di un giocatore di FM in cui le interferenze si fanno sentire in modo insistente. Ecco le frasi tipo di questi "guastafeste" e le semplici risposte suggerite.
Vi abbiamo chiesto sui social network di farci qualche esempio.
1. Non puoi neanche controllare i giocatori
No, non posso *fisicamente* controllarli. Non posso spostare il mouse o il pollice lungo lo schermo per portare in area il mio terzino, ma posso controllare prestazione, motivazione, ragionamenti, sviluppo e addirittura felicità dei calciatori. Perché controllare un singolo giocatore quando puoi controllare una squadra, anzi un universo?
2. Sei nel 2037, ormai non sono più giocatori veri
Non saranno calciatori nella vita reale, ma per me lo sono. Ho seguito la loro carriera, sono passati da giovani promesse a titolari, sono diventati mariti, padri, campioni e allenatori essi stessi. Come ti vengono in mente certe cose?
3. Togliti quell'abito, non è una vera finale di coppa
Prima di tutto non è un abito... sono pantaloni eleganti con un gilè. Poi, questa *è* una vera finale di coppa per me, i miei giocatori, il mio staff e i miei tifosi. Non posso mica assistere a un evento del genere in tuta o in pigiama, devo avere rispetto per la competizione.
4. Perché quando perdi non esci e ricominci?
Perché non rapini una banca? Perché non corri solo l'ultimo chilometro di una maratona? Perché non parcheggi in sosta vietata con le quattro frecce? Le mie vittorie, i miei risultati e i miei trofei io me li guadagno. Se ricominciassi ogni volta fino a vincere sai che tristezza e che noia.
5. Sono le 2 e mezza del mattino, vai a dormire.
Sai, una parte di me vorrebbe andare a letto per riposarsi prima di un'altra faticosa giornata da allenatore di FM19, ma siamo alla finestra trasferimenti di gennaio e ho ancora qualche accordo in ballo. Come posso andare a dormire in questo momento così importante?
6. Non l'hai veramente scoperto tu, giusto?
Beh, no, non l'ho *davvero* scoperto io. Non c'ero quando ha dato per la prima volta un calcio a un pallone, ma lo conosco da molto prima di tutti voi e ormai è una vita che twitto alle squadre di tutto il mondo per segnalarlo. È bello vedere che finalmente una mi ha ascoltato, ora devo solo mandare la fattura.
7. Perché sei così scontroso? È solo un gioco.
*Sigh*... la prossima.
8. Perché ti commenti le partite da solo?
Non sto commentando, descrivo quello che vedo fare alla mia squadra. È una forma d'arte. E comunque non posso farci niente, non posso frenare le mie reazioni, le parole mi escono dalla bocca perché sono l'allenatore e il più grande tifoso della squadra.
9. Ci vuole troppo tempo per avere risultati
Roma non fu fatta in un giorno. E neanche la AS Roma (o il suo favoloso account Twitter). Creare un club richiede pazienza, ma quando succede, quando sei veramente preso, non c'è sensazione più bella.